Alle ore 21:00 di sabato 14 settembre, Festa dell’Esaltazione della Croce, nella nostra Cattedrale gremita di persone, il vescovo diocesano Mons. Fausto Tardelli ha conferito l’Ordinazione diaconale al seminarista Matteo Nincheri originario della Parrocchia di Altopascio e attualmente in servizio presso le Parrocchie del Centro Città di Pescia.
Alla Concelebrazione Eucaristica erano presenti molti sacerdoti, diaconi e seminaristi (con i loro superiori ) provenienti non solo dalla nostra ma anche dalle diocesi di Pisa, Pistoia e Lucca, insieme al Vescovo emerito Mons. Filippini.
Prima di iniziare l’omelia, riprendendo la liturgia della Parola di questa Festa, Mons. Vescovo ha voluto esprimere parole davvero toccanti: “devo confessare innanzitutto l’emozione ogni volta che mi è dato di amministrare l’Ordine sacro, in particolare questo Sacramento. Un’emozione anche particolare perché è la prima volta che mi capita appunto di amministrare il Sacramento dell’Ordine in questa Diocesi di Pescia”. Aggiungendo parole di ringraziamento, ha continuato: “vorrei innanzitutto dire grazie al Signore per questo dono che ci ha fatto e un grazie particolare a Matteo che si è reso disponibile a rispondere alla chiamata del Signore! Un grazie alla famiglia! Questo è un grande atto di amore e di offerta al Signore del proprio figlio”, ringraziando poi tutti coloro che ne hanno curato e accompagnato il cammino vocazionale sia nelle parrocchie che in Seminario.
A Matteo in particolare, e a tutti i presenti, Mons. Tardelli ha rivolto infine sentite espressioni di augurio e di speranza: “Occorre guardare a Gesù, il Cristo Salvatore, fissando lo sguardo su di lui! Noi, carissimi amici e fratelli, noi, Ministri del Signore innanzitutto e quindi anche tu, Matteo, che stasera diventi diacono, ma anche tutti voi qui presenti, popolo santo del Signore, non possiamo essere il popolo del lamento e del veleno. Dobbiamo essere il popolo nuovo, che si riconosce in Gesù Cristo, gente che tiene fisso il proprio sguardo su di Lui perché sa di aver bisogno sempre di essere salvata, liberata dal male, gente che, fissato costantemente lo sguardo su Gesù, senza mai voltarsi da un’altra parte, offre il Signore Gesù a tutto il mondo”.
Auguriamo al nuovo diacono Matteo di poter portare dunque, con la sua vita e la sua testimonianza, l’Amore del Signore a tutti coloro che incontrerà nel suo cammino, “quell’amore che è servizio e dono di sé, e di cui il diacono è particolare testimone”.