Grande partecipazione alle celebrazioni per festeggiare il santo di Padova
Carlo Pellegrini
Da secoli, sant’Antonio da Padova nutre una straordinaria e sorprendente venerazione in numerose parti del mondo, tanto da fare del suo luogo di sepoltura, nell’omonima basilica di Padova, uno dei centri più frequentati da pellegrini e devoti. Perfino i musulmani e gli induisti lo ammirano.
Nacque a Lisbona (Portogallo) nel 1195 circa. La sua breve ma intensissima esistenza, racchiusa in soli 36 anni, riflette chiaramente una predicazione evangelica appassionata, convinta, efficiente e particolarmente vissuta alla sequela del Cristo e configurata allo spirito e allo stile di san Francesco d’Assisi.
La figura di sant’ Antonio da Padova, ancora oggi, costituisce motivo di studio e ponderazione. Fiumi d’inchiostro sono stati versati su di lui e sulla sua limpida missione pastorale. «L’azione evangelizzatrice di Antonio può essere vista in duplice modo. Da una parte abbiamo l’Antonio dei Sermones: Arca del Testamento (come lo chiamò papa Gregorio IX, dopo averlo ascoltato), il sapiente, il Dottore della Chiesa con il titolo di «Dottore evangelico» (tale fu nominato nel 1946 da papa Pio XII), colui che pone come fondamento la Parola di Dio e la propone con profonda conoscenza esegetica, antropologica e morale. Dall’altra abbiamo il pastore delle genti, colui che si rivolgeva alle folle, che difendeva i diritti umani e combatteva contro le piaghe sociali dell’epoca (come l’usura), ma contemporaneamente sapeva volgere lo sguardo al singolo, alla persona. La vicinanza agli ultimi. Il suo parlare libero e forte, che prende posizione sempre a favore degli oppressi, ieri finché era in vita, oggi come intercessore privilegiato col Padre. Non a caso, i miracoli riportati per la sua canonizzazione sono tutti rivolti a poveri, bambini, donne, ovvero le categorie ai margini della società medievale. Icona di questa predilezione per gli ultimi è il giovane frate, dal volto accogliente, che tiene il Bambino Gesù tra le braccia. Crediamo che l’accoglienza –del povero, dell’assetato di giustizia, di chi è nel pianto, di chi cerca consolazione, di chi è in ricerca di una Parola buona, di un senso possibile– sia un elemento molto attrattivo».
Nella settimana passata, giovedì 13 giugno scorso, abbiamo potuto avvinarci di più a sant’Antonio da Padova in occasione della celebrazione della sua memoria liturgica, che ha visto nell’omonima parrocchia di Montecatini Terme grandi festeggiamenti in quanto patrono.
I parrocchiani montecatinesi si sono preparati alla festività liturgica di sant’Antonio da Padova con un apposito triduo introduttivo, mirabilmente presieduto da p. Alfredo Paladini ofm capp. della Parrocchia di san Francesco di Montecatini Terme.
Nel pomeriggio di martedì 11 giugno scorso, p. Paladini ha tenuto una interessante conferenza mettendo in risalto, in particolar modo, la misericordia di Dio di cui il santo padovano fu fruitore e testimone. Al termine, alle ore 18,00, il medesimo religioso francescano ha celebrato l’Eucaristia. Mercoledì 12 giugno scorso, dalle ore 9,00 alle ore 18,00, si è tenuta ininterrottamente l’adorazione al SS.mo Sacramento. Poi è seguita la S.Messa presieduta da p. Alfredo Paladini e concelebrata da don Luigi Cameli, sacerdote al servizio della Parrocchia di sant’Antonio di Montecatini Terme.
Il triduo si è concluso, giovedì 13 giugno scorso, giorno dei festeggiamenti liturgici in onore del santo. La giornata ha avuto inizio alle ore 7,20 con la recita dell’Ufficio delle letture e delle Lodi mattutine. Sono succedute le S.Messe, alle ore 8,00 e alle ore 11,30, entrambe celebrate da don Luigi Cameli, il quale, al termine del Vangelo, con parole appropriate e toccanti ha messo in rilievo la fruttuosa predicazione e la luminosa testimonianza cristiana di sant’Antonio da Padova. Nel pomeriggio, alle ore 17,15, don Luigi Cameli e p. Alfredo Paladini hanno impartito la benedizione del Signore ad oltre cinquanta bambini, ai quali è stato consegnato un bel giglio. I presenti, invece, hanno potuto ricevere il tradizionale panino benedetto. Alle ore 18,00, in una chiesa gremita di fedeli, p. Alfredo Paladini ha presieduto la S.Messa solenne in onore di sant’Antonio da Padova. Con lui hanno concelebrato don Luigi Cameli e don Gianluca Diolaiuti, vice-parroco della Parrocchia di S.Maria Assunta di Montecatini Terme. Nell’omelia, p. Paladini ha posto all’attenzione dei fedeli, tra l’altro, alcuni tratti della missione evangelizzatrice e lo zelo di sant’Antonio da Padova.
I festeggiamenti liturgici si sono conclusi la sera, alle ore 21,00, con la processione, molto partecipata e accompagnata dai canti liturgici del coro parrocchiale, nelle vie della parrocchia. Presenti i sacerdoti: don Luigi Cameli, p. Alfredo Paladini, don Renzo Benvenuti, parroco di Nievole e don Mario Avella, proposto della Parrocchia di S.Maria Assunta di Montecatini Terme con il suo vice don Gianluca Diolaiuti. Al termine, i numerosi intervenuti hanno baciato la reliquia di sant’Antonio da Padova.
Rimani aggiornato sulle notizie della Valdinievole
Ricevi direttamente a casa tua il settimanale di informazione regionale con le cronache della tua Diocesi, con La Voce di Valdinievole di Pescia. Se preferisci, puoi scegliere la versione digitale, da sfogliare sul tuo pc, tablet o smartphone.