Omelia del Vescovo per la Natività di Maria
Di Mons. Roberto Filippini
Come per S.Giovanni Basttista, di Maria si festeggia non solo la nascita al cielo, ma anche la nascita su questa terra: anzi di Maria si celebra e con grande solennità anche il momento in cui è stata concepita, senza macchia di peccato originale…Tanto speciale è questa creatura, che in tutto anticipa la nostra storia di salvezza e che ne è agli inizi , come sorgente d’acqua viva. E dunque ringraziamo il Signore per il giorno in cui è venuta alla luce.
In realtà è proprio Lei che ha portato la luce nella nostra storia di tenebra, perché ha generato Gesù il nostro sole e quindi i Padri della Chiesa giustamente, in modo poetico ma realissimo, ci dicono che la sua nascita è come quell’alone all’orizzonte quando il sole sta per sorgere: Ella è l’aurora che accarezza la terra con il suo dolce chiarore, in attesa che Gesù le offra i suoi raggi potenti a disperdere il buio e a riscaldarla.
Facciamo festa ricordando la sua nascita: festa di famiglia come nei compleanni di una madre che merita il nostro amore, che non ci abbandona mai e sempre veglia su di noi.
Quante volte abbiamo recitato l’Ave Maria di fronte a una sua immagine, Regina gloriosa e mamma tenerissima, quante volte le abbiamo rivolto così le parole dell’angelo e quelle di Elisabetta che vi sono presenti, rivivendo l’annunciazione e la visita…parole della scrittura ispirata, a cui seguono, nella seconda parte, parole di supplica e di invocazione generate lungo i secoli della tradizione dalle tante situazioni di umane di gioia, di speranza e spesso di preoccupazione e di dolore. Sono i due polmoni di ogni preghiera: la lode e la supplica. Stasera vogliamo soffermarci su queste parole tanto care a ciascuno, chiedendo che ci aiutino a contemplare il mistero della Vergine e a comprendere meglio il mistero della nostra vita
Ave Maria: rallegrati, sii felice, apriti alla gioia. Coma una finestra si apre al sole di primavera…e la luce inonda tutto. All’inizio della vita cristiana…è la gioia. Non l’ardua decisione del bene, la faticosa risposta all’imperativo morale, l’ascetica salita verso la Santità, ma la gioia che riempie il cuore, l’entusiasmo: perché si è visitati…
Piena di grazia: Si è felici quando si scopre di essere amati…non più soli…. Non abbandonati in un mare vasto di nonsenso. Gioisci perché sei colmata dell’amore divino: la grazia, il suo favore, la sua predilezione la sua tenerezza: CHARIS: Dio ti colma di carezze e per lui sei carissima….
Il Signore è con te: il nome di Dio in Es 3,14… Colui che è qui, che è per te, che è vicino…. Con il suo popolo, coni suoi servi… con La sua serva prediletta. E infatti Il Signore si fa vicino come non mai: L’Emmanuele … Io sarò con voi, nel suo grembo.
Benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno Gesù: la benedetta porterà in grembo una nuova vita, nuova in assoluto, il benedetto fonte di benedizione per tutte le donne e gli uomini che Dio ama. Il corpo di Maria porterà il Figlio di Dio che in lei prende la nostra umanità e la redime…
Non un’idea, non una morale ma un incontro molto concreto, corporale…: il corpo di Maria diventa fonte di vita nova.
Allora a Lei ci si può rivolgere per chiedere la sua intercessione: inter-caedere camminare in mezzo , ricongiungere l’universo col Signore. Lei la tutta Santa, Madre di Dio, preghi per noi peccatori… per il nostro ricongiungimento col Signore… la misericordia il perdono, una vita santa perché amata come quella di Maria…. Io Paolo, servo e apostolo a quanti sono in Roma, santi e amati….Santi in quanto amati…Come Maria Santa perché Dio gli ha detto per primo il suo si e Lei ha potuto rispondergli si .
Maria è la nostra speranza che si possa diventare tutti santi perchè tutti amati
Adesso: l’importanza del presente. Il Qui e ora dell’eternità che comincia nel rapporto di comunione d’amore con Dio.
E nell’ora della nostra morte: perché sia passaggio leggero e sereno della soglia e diventi l’ora della vita.
+ Roberto Filippini