L’appuntamento è previsto per lunedì 24 marzo, al consultorio diocesano di Pescia. Sarà un incontro denso di contenuti riferiti a come tanti giovani oggi si approcciano a vivere le relazioni affettive e l’intimità sessuale; quali sono i messaggi su questo tema che passano attraverso social media, serie tv e film? Ma soprattutto come mai, ancora oggi, risulta difficile a tanti adulti parlare di questo argomento con i propri figli?
L’equipe del Consultorio familiare diocesano ha proposto quest’anno un piccolo percorso di approfondimento, riflessione e confronto su alcune tematiche molto attuali: ci si è rivolti ai genitori di ragazzi grandi che ancora vivono in famiglia, a educatori, catechisti e insegnanti. Il primo incontro, che si è svolto a novembre, ha avuto come tema quello dei social media, come influenzano la percezione della realtà nei nostri giovani; il secondo, a gennaio scorso, ha affrontato la problematica del conflitto tra genitori e figli adolescenti; il percorso si concluderà con l’appuntamento previsto per lunedì 24 marzo, dal titolo «I nostri figli, la sessualità e l’amore: parliamone!». Il ciclo di incontri è stato curato dalle dott.sse in psicologia Alice Bertoi e Giulia Antonetti, che stanno svolgendo il loro tirocinio in psicoterapia presso il Consultorio diocesano; per questa ulteriore ed ultima tematica, saranno affiancate dalla dott.ssa Maria Gatti Pellegrini, insegnante del Metodo naturale di regolazione della fertilità Billings, esperta in educazione all’affettività e alla sessualità.
La modalità in cui si svolgerà l’incontro sarà, come sempre, molto interattiva e dialogante con i partecipanti: verranno certamente esplicitati alcuni contenuti, riferiti a come tanti giovani oggi si approcciano a vivere le relazioni affettive e l’intimità sessuale, a quali sono i messaggi su questo tema che passano attraverso social media, serie tv e film, e a come, ancora oggi, risulta difficile a tanti di noi adulti parlare di questo argomento con i propri figli. Da questa esposizione emergeranno gli spunti per confrontarsi, fare domande e condividere, per chi lo vorrà, vissuti personali. Gli aspetti che potrebbero essere trattati sono tantissimi: dal rapporto dell’adolescente con un corpo in continua evoluzione, sia dal punto di vista fisico e ormonale che da quello psicologico e relazionale, al bisogno esagerato di essere riconosciuto, accettato e amato dal gruppo dei pari; dall’esposizione a visioni distorte per quanto riguarda l’esercizio della sessualità, attraverso social, libri e video anche di natura pornografica, all’uso ormai normalizzato dei contraccettivi, a partire da un’età giovanissima. Un incontro denso di contenuti, quindi, che potrebbe rappresentare anche l’avvio per successive occasioni di approfondimento, da programmare per il prossimo anno pastorale.
Il Consultorio vuole continuare, con queste iniziative che porta avanti, ad essere promotore di conoscenza e riflessione sul nostro territorio diocesano: collabora con il Centro di Aiuto alla Vita e l’Ufficio di Pastorale familiare, con i quali condivide la sede, presso il Centro per la Famiglia «Amoris Laetitia» in via Galilei 18 a Pescia. Grazie al servizio volontario dei membri dell’equipe, fornisce la possibilità a singoli, coppie e famiglie di ricevere consulenze su tante particolari forme di disagio: offre percorsi brevi di supporto psicologico, mediazione familiare, sostegno alla genitorialità, pareri legali; all’interno della equìpe ci sono inoltre figure mediche, specializzate in pediatria, ginecologia, medicina interna; la presenza nel gruppo di assistenti sociali, rappresenta un’ulteriore opportunità per dare a chi accede ai suoi servizi una consulenza a tutto tondo, soprattutto per la modalità di confronto e lavoro di squadra nell’affrontare i singoli casi. L’equipe è inoltre arricchita dalla presenza di un consulente etico che, in collaborazione con un avvocato rotale, offre consulenze per la valutazione di eventuali casi di nullità matrimoniale.
L’invito a partecipare a questi incontri di formazione è rivolto a tutti, anche ai giovani stessi: dal confronto tra generazioni diverse può nascere una riflessione capace di far maturare l’intera comunità.
di Lisa Masini Sbolci