Carissimi presbiteri, religiosi, religiose e fedeli laici. Carissimo Vescovo Roberto. Dovendo presiedere analoga apertura dell’anno giubilare nella diocesi di Pistoia, non posso essere materialmente presente qui a Pescia. Lo sono però spiritualmente e lo voglio manifestare con questa mia breve lettera. Ringrazio sentitamente il Vescovo Roberto che ha accettato di buon grado di sostituirmi in questa occasione così importante. Un grazie particolare per la presenza anche a tutta la realtà del “presepe vivente” con la quale ho potuto vivere un bel momento di fede pochi giorni fa a Roma nella basilica di Santa Maria Maggiore. Nella notte di Natale, il Santo Padre Francesco ha dato inizio al solenne Giubileo 2025 aprendo la porta santa in San Pietro a Roma. L’anno giubilare è stato chiamato il Giubileo della speranza e il suo motto è per appunto <pellegrini di speranza>. Non credo che occorra spendere molte parole per dire quanto il nostro mondo e le persone abbiano bisogno di una Speranza che non delude, soffrendo per speranze corte, illusorie e infrante. Il Giubileo è l’anno in cui siamo chiamati a riscoprire in Gesù morto e risorto che ci apre alla vita eterna e converte i cuori, la Speranza che non delude, per essere testimoni di essa nel mondo, in particolare in quei luoghi umani dove si soffrire per la povertà, umiliazione, il degrado sociale, l’ingiustizia e il male morale proprio e altrui. Il pellegrinaggio alle basiliche papali a Roma, come in diocesi alla Cattedrale, al santuario della Madonna della Fontenova a Monsummano e alla basilica di S. Maria Assunta in Montecatini Terme, come pure nei luoghi di sofferenza e di dolore, è il segno distintivo del Giubileo. Non ci si può però fermare ad atti soltanto esteriori. Attraverso il pellegrinaggio, la confessione sacramentale, l’indulgenza plenaria e le opere di carità, avremo occasione in questo anno di convertirci al Signore, per diventare sempre di più uomini e donne di speranza che con la loro vita la seminano in questo mondo. Questo è il frutto spirituale che attendiamo dal Giubileo.
Carissimi, avanti, nel nome del Signore. Affidiamo tutti i nostri propositi alla intercessione della Vergine Maria, nostra patrona e al nostro amico e fratello Sant’ Allucio. E che il Signore tutti ci benedica.
+ Fausto Tardelli, vescovo