Lunedì 2 dicembre 2024, alle ore 17:15, presso i locali della parrocchia di Santa Lucia ad Uzzano, si è svolto il consueto incontro di formazione all’inizio del periodo di Avvento, tenuto da S.E. Mons. Fausto Tardelli, alla presenza degli insegnanti di Religione della diocesi di Pescia.
La riflessione ci ha permesso di concentrarci sul tema della speranza, anche in vista dell’anno giubilare, il quale sarà, appunto, occasione di «rianimazione della speranza». L’anno giubilare non può che essere uno sforzo per riscoprire Gesù che trova la pienezza della vita. Il Giubileo, infatti, ci propone il pellegrinaggio (pellegrini di speranza), inteso non solo come viaggio ma come gesto concreto che dovrebbe alimentare la speranza per riscoprire l’importanza della Parola di Dio e dei Sacramenti e pellegrinaggio verso le situazioni di sofferenza e di disagio.
Occorre, pertanto, sperare verso ogni speranza, essendo chiamati a camminare e a muoverci per andare incontro alle situazioni di disperazione, dove c’è bisogno di un conforto o di una vicinanza, come si può ben notare dall’esempio della Visitazione di Maria a Santa Elisabetta, per portare la buona notizia della nascita del Salvatore. Oggi viviamo un contesto difficile ma la volontà del Santo Padre vuole essere quella di riscoprire la speranza e questa Speranza ha un nome: Gesù Cristo, il volto concreto della Speranza.
Come insegnanti di Religione, siamo chiamati a rispondere alla domanda: «Con la mia vita io suscito speranza intorno a me?».
Con il segno del pellegrinaggio possiamo davvero ripensare alla virtù della speranza come un seme da piantare lungo i nostri passi, visto che davanti a noi abbiamo la prospettiva della vita eterna, del Regno di Dio pienamente realizzato.
In conclusione di questo momento spirituale formativo, citando le parole del motto Episcopale di Mons. Fausto Tardelli, possiamo definire la speranza come desiderio del bene, come un abbandono fiducioso nella mani di Dio; la realtà di oggi è fatta di situazioni che mettono alla prova la nostra speranza, ma noi tutti siamo chiamati a essere uomini e donne di speranza dentro la complessità della vita di tutti i giorni, impegnandoci per mettere a frutto i talenti che Dio ci ha donato.
L’incontro è stato anche occasione per scambiarsi gli Auguri di buon Natale.
Rosa Anastasio