Nella serata di mercoledì 9 ottobre, nel salone della parrocchia di S. Lucia di Uzzano (PT), si è svolto il terzo e ultimo incontro di formazione per i moderatori e segretari dei gruppi sinodali in vista del percorso sinodale della nostra Diocesi, che vedrà impegnate le comunità parrocchiali nei prossimi mesi. Una serata bella, coinvolgente, un’esperienza significativa che ha permesso a tutti i partecipanti di sperimentarsi Chiesa che cammina insieme, nonostante le diversità presenti al suo interno. Il programma di questo terzo incontro prevedeva un laboratorio che permettesse ai partecipanti di sperimentare nel concreto quanto appreso nei primi due incontri di formazione, nei quali don Cristiano D’Angelo, vicario della Diocesi di Pistoia, ha illustrato le coordinate essenziali per comprendere le ragioni profonde del sinodo e fornito qualche indicazione su come gestire un gruppo sinodale secondo il metodo della conversazione spirituale. Questa serata di formazione conclusiva ha avuto come obiettivo proprio quello di far sperimentare le dinamiche del gruppo sinodale in vista del lavoro che attende le comunità parrocchiali, e l’occasione di mettere in pratica quanto appreso nei precedenti incontri di formazione. Dopo un primo momento introduttivo gestito dai componenti della commissione sinodale in cui sono state fornite le informazioni necessarie allo svolgimento dell’attività, l’incontro è continuato con un momento di preghiera presieduto dal Vescovo. La preghiera e la lettura della Parola di Dio, infatti, hanno un ruolo fondamentale nella vita della Chiesa e perciò lo hanno anche negli incontri dei gruppi sinodali. Dopo un breve commento del Vescovo sul salmo 1 e uno spazio per il silenzio e la riflessione personale, l’assemblea si è divisa in sei gruppi di lavoro con il compito di affrontare il tema della formazione alla fede e alla vita. Una volta individuato all’interno di ciascun gruppo il moderatore e il segretario si è dato inizio al primo giro di ascolto, secondo il metodo della conversazione spirituale. In questa fase del laboratorio, ciascun componente ha avuto a sua disposizione tre minuti di tempo per esprimere la propria riflessione sul tema oggetto della serata. Ogni partecipante, su questo, aveva ricevuto già da qualche tempo il materiale di lavoro, così da facilitare la sua preparazione sul tema. Una volta completato il primo giro e concesso qualche istante di silenzio per la riflessione personale, ogni gruppo ha dato avvio alla seconda fase di ascolto, in cui i partecipanti sono stati chiamati a ripercorrere quanto ascoltato, cercando di cogliere ciò che lo Spirito Santo ha suscitato nei vari interventi, arrivando a condividere con altri la propria esperienza di fede. Conclusa anche questa seconda fase della conversazione spirituale, i vari gruppi si sono riuniti in assemblea per la restituzione finale. I segretari di due gruppi di lavoro sono stati invitati a presentare all’assemblea la sintesi da loro predisposta e condivisa precedentemente con gli altri componenti del gruppo sinodale. Dopodiché, ciascun moderatore ha espresso le proprie considerazioni sull’esperienza fatta durante il laboratorio. Infatti, questo terzo incontro di formazione ha avuto come obiettivo quello di essere una serata in cui porre l’attenzione sull’esperienza fatta, più che sui contenuti del tema, cioè una serata che permettesse ai partecipanti di fare esperienza di cammino sinodale, ponendo attenzione soprattutto su cosa si è provato nell’ascolto e nel confronto, di
come le varie diversità si sono incontrate e poste a confronto, e di come ci si è lasciati guidare dallo Spirito Santo nell’essere Chiesa in cammino. I partecipanti hanno saputo cogliere in modo splendido le intenzioni del laboratorio e hanno avuto modo di sperimentare come nella Chiesa ci siano tante diversità, diversi punti di vista, esperienze variegate e personali, modalità particolari con cui vivere la propria esperienza di fede. L’occasione di questo sinodo, dunque, può essere un’opportunità per imparare sempre meglio a sentirsi Chiesa e procedere sulla strada che lo Spirito indica. Nell’ascolto della Parola, di sé e dell’altro, aiutati dal metodo della conversazione spirituale, si aprono prospettive inattese e orizzonti che solo nella comunione si possono raggiungere. Nonostante che il percorso possa sembrare faticoso e non sempre chiaro, la serata di formazione ha fatto sperimentare ai partecipanti quel frammento di bellezza e fecondità che lo Spirito può suscitare quando due o tre sono riuniti nel suo nome (cf. Mt 18,20). Il prossimo passo sarà il completamento della composizione dei gruppi sinodali nelle varie comunità parrocchiali, ai quali è affidata l’organizzazione dei vari appuntamenti dove si lavorerà sul materiale fornito dalla commissione sinodale che avrò come tema la missione secondo lo stile della prossimità.
