Il 24 MARZO si celebra la Giornata di Preghiera in Memoria dei Missionari e degli Operatori Pastorali uccisi nel mondo. La storia di don Isaac Achi, bruciato vivo in chiesa, Fratel Cyprian, Gertrudis Cruz e Gliselina Cruz, alcuni dei fratelli cristiani barbaramente uccisi nel 2023 per aver testimoniato Gesù.
Ogni 24 marzo, la Chiesa italiana celebra la Giornata di Preghiera in Memoria dei Missionari e degli Operatori Pastorali uccisi nel mondo. L’origine della veglia deriva dalla commemorazione dell’Arcivescovo di El Salvador, San Oscar Romero, martire, assassinato quel giorno del 1980. Quest’anno il 24 marzo coincide, in modo significativo, con la Domenica delle Palme. Mons. Romero è ancor oggi simbolo della vicinanza agli ultimi e della dedizione totale alla causa del Vangelo, come quei fratelli e sorelle che perdono violentemente la vita mentre si dedicano senza riserve al servizio del prossimo e all’annuncio della Buona Novella, in condizioni spesso ostili e ingiuste come quelle che lui stesso affrontò. L’ Agenzia vaticana Fides, nel corso del 2023, ha rilevato l’uccisione di 20 persone, tra missionari e agenti pastorali: 1 Vescovo, 8 Sacerdoti, 2 Religiosi non sacerdoti, 1 Seminarista e 1 Novizio, 7 Laiche e Laici. Ciò che colpisce nella maggior parte di questi nostri fratelli e sorelle, è la loro normalità di vita: cioè hanno vissuto la loro fede senza azioni straordinarie, offrendo la loro semplice testimonianza evangelica come pastori, catechisti, operatori sanitari, animatori della liturgia e promotori della carità, in contesti di povertà economica e culturale, degrado morale ed ambientale dove la «normalità» è contrassegnata dalla sopraffazione e dalla violenza. Pur consapevoli dei rischi che correvano, sono rimasti a fianco delle loro comunità nella vita quotidiana con le incertezze, le paure e le privazioni, portando nei piccoli gesti di ogni giorno la carità, la misericordia e la tenerezza di Dio come germe di speranza. (dal dossier Fides) Tra questi, in Africa, Don Isaac Achi, sacerdote nigeriano di 61 anni, parroco nella parrocchia di S. Pietro e Paolo a Kaffin Koro, nella diocesi di Minna (Stato di Niger). Don Isaac era stato in pericolo di vita già nel 2011 (assalto delle milizie di Boko Haram nella missione dove era parroco) e nel 2013 quando fu rapito da una banda, sempre nel centro-nord della Nigeria. Il 15 gennaio 2023 è rimasto vittima dell’incendio della canonica, provocato da un gruppo armato nel tentativo di assalire i locali della parrocchia. Il gruppo, non identificato, aveva fatto irruzione di notte sparando e ferendo un altro sacerdote, poi ricoverato in ospedale. Fratel Cyprian Ngen, 40 anni, religioso e presbitero della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione, pugnalato a morte a Bamenda, città capoluogo della regione nord-occidentale del Camerun, mentre si dirigeva al centro medico della stessa congregazione per svolgere il suo servizio di infermiere. Era apprezzato per la sua disponibilità e il suo servizio reso sempre con grande dedizione e amabilità verso gli ammalati e i loro familiari, che visitava anche a casa. In Messico, due giovani catechiste, Gertrudis Cruz de Jesùs e Gliserina Cruz Merino della parrocchia di S. Juan Bautista di Copala, mitragliate in un’imboscata mentre viaggiavano, per motivi di sicurezza, a bordo di un jeep militare, nell’intento di partecipare alla processione eucaristica del Corpus Domini nella regione di Oaxaca, teatro di violenti scontri armati soprattutto verso le comunità indigene di etnia Triquì, di cui facevano parte le due ragazze, impegnate anche in una associazione per il riconoscimento dei diritti umani del loro popolo. «Ancora ci sono, e sono tanti, coloro che soffrono e muoiono per testimoniare Gesù, o che sono penalizzati a vari livelli per il fatto di comportarsi in modo coerente con il Vangelo mentre il mondo se ne ride e predica altro ma il seme dei loro sacrifici, che sembra morire, germoglia e porta frutto, perché Dio attraverso loro continua a operare prodigi (At 18,9-10), a cambiare i cuori e a salvare gli uomini». (Papa Francesco, Angelus 26 dicembre 2023)
Di Mariella Livi