Carissimi, carissime,
siamo giunti all’inizio di un nuovo anno della Scuola di formazione teologica di Pescia, finalmente più liberi dalle limitazioni imposte dalla pandemia.
La nostra Scuola ha pochi anni di vita, ma una storia già complessa.
Infatti, abbiamo vissuto insieme l’entusiasmo iniziale con i tanti iscritti del primo anno; abbiamo conosciuto un prevedibile calo di adesioni e, soprattutto, ci siamo scontrati con gli anni del Covid che hanno rappresentato una vera e propria “doccia fredda”.
Con queste poche righe, vorrei trasmettervi una speranza, ma forse anche un po’ di preoccupazione, perché la Scuola stenta a diventare il “polmone pensante” della nostra vita diocesana (immagine un po’ strana, lo capisco…).
La mentalità cattolica preconciliare rivela ancora tutta la sua forza in una perdurante diffidenza nei confronti dello studio della Bibbia e della teologia, e così non riusciamo a trasformare la scuola in un luogo propulsivo per lo studio e l’aggiornamento come potrebbe essere.
Tutto questo è molto importante per i catechisti e gli operatori pastorali, ma sarebbe utilissimo anche per tanti credenti e non credenti che hanno una immagine della fede cattolica piena di idee non più valide o, peggio, di pregiudizi.
Penso, solo per fare un esempio, a come viene ancora trasmessa la lettura della Bibbia, soprattutto per passi decisivi come quelli della Genesi. Si continua a parlare di Adamo, Eva, alberi e mele come se non ci fossero mai stati decenni di aggiornamento su questo.
Si nota l’incapacità di rispondere adeguatamente a tanti non credenti, o persino ai bambini delle scuole elementari che si trovano a studiare il rapporto con la scienza, il big bang e l’evoluzionismo: tutt’oggi, troppi si rifugiano in quel terribile “o credi alla Bibbia o credi alla scienza” che fa danni profondi, e rappresenta uno dei modi di dire che dovrebbero proprio sparire!
Ci rivolgiamo a tutti i lettori de “La Voce di Valdinievole” per sollecitare alcune attenzioni:
- Aiutare i parroci a individuare persone che possano essere interessate a frequentare la Scuola, non importa quando frequentino la parrocchia e la chiesa. Qualche volta ci sono persone interessate anche nei propri giri di amici e conoscenti.
- Partecipare all’evento di inaugurazione, che quest’anno riguarda un tema molto importante: l’eutanasia. Si svolgerà lunedì 3 ottobre a S. Lucia, alle ore 21,15 con la presenza del prof. Marco Cerruti, docente della Facoltà teologica dell’Italia centrale e dell’Istituto di Scienze religiose della Toscana.
- Partecipare a qualcuno degli approfondimenti di aggiornamento previsti per il secondo semestre e pensati soprattutto per chi ha già concluso i tre anni, ma che possono essere frequentati da tutti, anche come primo approccio alla Scuola.
Ricordiamo, infine, che la partecipazione alla Scuola di teologia è richiesta per i ministeri laicali (catechista, lettore, accolito) – aperti a uomini e donne – oltre che per il diaconato permanente, anche se la formazione ai ministeri integra altri aspetti oltre ai corsi di teologia.
Confidiamo nell’aiuto di tutti perché la Scuola superi il periodo difficile della pandemia e le difficoltà che queste iniziative trovano già di per sé, per non trovarsi a dubitare dell’opportunità di proseguire la sua attività.
Un caro saluto a tutti e tutte.
Don Angelo Biscardi