È entrata nell’Ordine delle suore Carmelitane di S. Teresa con il nome di suor Giada Maria della Croce
di Lisa Masini Sbolci
Una bellissima celebrazione quella che si è svolta sabato 25 settembre al santuario di Maria S.S. della Fontenova a Monsummano, durante la quale Giada Capocchi ha fatto la professione perpetua nell’ordine delle Suore Carmelitane di S. Teresa, divenendo suor Giada Maria della Croce. Il vescovo Roberto Filippini, che ha presieduto la celebrazione, ha accolto con gioia le suore della comunità di Firenze, dove Giada ha compiuto il suo percorso di postulandato e noviziato in questi ultimi anni. A lei ha rivolto parole di sostegno e incoraggiamento: «Con la professione solenne tu chiedi di appartenere per sempre a quel cerchio ristretto di coloro che vogliono seguire il Signore da vicino, di condividere la sua via, in una profonda intimità con Lui, per ascoltare la sua voce, come l’amata del Cantico che vuole appartenere al suo amato e seguirlo ovunque, con trepidazione. Tu accetti di essere da questa Voce accarezzata, ma anche costantemente forgiata e modellata, a volte a colpi decisi di scalpello, secondo il suo progetto su di te, in una formazione esigente, ma anche trasfigurante. Non sarà sempre facile, come già ben sai, e come mostrano anche i discepoli della prima ora: in certi momenti sembrano, come dice Gesù, avere occhi e non vedere, avere orecchi e non udire, come se il loro cuore si fosse chiuso e indurito. Bisogna stare molto attenti e vigilanti, perché questo non accada».
Giada ha chiesto di fare la sua professione solenne nella parrocchia dove è cresciuta, dove ha ricevuto i sacramenti durante la sua infanzia e adolescenza: erano presenti, oltre ai suoi familiari e parenti, amici e collaboratori parrocchiali, i sacerdoti che l’hanno accompagnata nel suo percorso, il coro che con cura ha preparato i canti da lei scelti per accompagnare questo momento così importante. Nella sua giovinezza, Giada si è sempre fatta coinvolgere nelle attività parrocchiali, partecipando al dopo-cresima e ai gruppi giovanili, negli anni in cui la parrocchia era guidata da don Giorgio Checchi; ha maturato la sua vocazione dopo anni di ricerca, di esperienze lavorative e di servizio, scoprendo giorno dopo giorno i propri limiti e i propri desideri, senza smettere mai di ricercare il progetto di Dio sulla sua vita, e quando il Signore le ha fatto la grazia di indicarle il cammino giusto e il portone a cui bussare, non ha esitato a dire il suo “Sì”. Anche se svolgerà il suo servizio lontano dalla parrocchia della Fontenova, sarà sempre vicina alla sua comunità, come ha detto don Gianni Di Peppo, l’attuale parroco, nel momento in cui ha ringraziato il Signore per il dono ricevuto: la scelta del nome, suor Giada Maria della Croce, indica il desiderio di profonda intimità e condivisione di vita con Gesù, che attraverso la Croce ha salvato tutti noi.
La celebrazione è stata densa di momenti di forte intensità, come quello in cui suor Giada si è prostrata a terra in segno di totale donazione a Dio e alla Chiesa, mentre, con il canto delle litanie, guidato dalla Madre superiora della comunità carmelitana, si chiedeva la compagnia e la protezione dei santi; poi la professione religiosa, la firma sull’altare, la solenne preghiera di consacrazione; suor Giada Maria ha ricevuto infine, dalle mani del vescovo, il velo nero che le è stato messo dalle sue consorelle, testimoni della sua promessa. «Figlia, carissima, ora tu appartieni pienamente a questa famiglia delle Suore Carmelitane di Santa Teresa, e tutto sarà comune fra noi», con questa frase, la Madre superiora ha suggellato l’inizio della nuova vita di suor Giada.