Le riflessioni e le risposte dei giovani, agli interrogativi del periodo di Pandemia
Perché il tè? «Il tè è un atto completo nella sua semplicità […] Il tè è semplice: tè sfuso, acqua calda e pura e una tazza». Il tè dà l’idea di casa, di un momento di relax in cui potersi prendere un po’ di tempo per se stessi e per riflettere sugli accadimenti della giornata, lasciando che le tensioni si immergano nel caldo tepore dell’acqua e che il buon sapore del tè cancelli l’amarezza di una risposta sbagliata, di una discussione o di una sconfitta. Ma il momento del tè è anche dialogo: quattro chiacchiere con un amico fidato e il tempo si dilata.
Ma non è così anche per la preghiera? Quel momento della giornata in cui il tempo si ferma e possiamo trovare lo spazio per lasciare che il silenzio e la contemplazione siano il respiro di tranquillità dopo la frenesia di mille impegni. Ma è anche il momento della rassicurante conversazione con il Signore, grande ascoltatore dei nostri sfoghi, dei nostri dubbi e dei nostri momenti difficili.
Insomma, è il momento della pace: una semplice, piccola pausa di pace.
La Pastorale Giovanile ha deciso di affrontare questo periodo di attesa proprio come il momento del tè: in silenzio e in ascolto, in riflessione e in conversazione. L’ “attesa” sarà il tema centrale dei due incontri organizzati: la nostra vita è fatta di attese e di momenti di sospensione, di “stop” lungo il cammino, e noi, come affrontiamo questi momenti? Il primo incontro, che si è svolto in modalità telematica venerdì 18 dicembre alle ore 21:00, è stato arricchito da alcune testimonianze di giovani che, in questi mesi di sospensione tra dubbi e incertezze, hanno dovuto affrontare un periodo di “attesa” davanti a quelle scelte di vita che a lungo avevano aspettato: uno stop improvviso che ha rischiato di fermare il loro cammino. Dove hanno, dunque, trovato il coraggio di non fermarsi? Quando lo sconforto si avvicinava, dove trovavano riparo? Insieme alla guida di suor Chiara Bertuccelli, minima del Sacro Cuore, abbiamo cercato di affrontare tutti quei piccoli interrogativi che chiamano ognuno di noi a dare una risposta, guardandoli con gli occhi delle proprie esperienze di vita alla luce, soprattutto, di questo periodo di pandemia. Tutti ci chiediamo quando finirà questo lungo periodo di incertezza, quando potremmo ricominciare ad abbracciarci senza timore, quando i nostri progetti potranno ripartire senza ostacoli. Tutti siamo col fiato sospeso. Impariamo dunque, a vivere questa attesa, a trasformala in un punto di partenza.
Il secondo incontro, sempre in modalità telematica, si svolgerà mercoledì 23 dicembre ore 21:00: in questa serata ci lasceremo guidare da Maria nella preghiera perché sia per noi una guida e una luce lungo il cammino, perché lei, «Donna dell’attesa e Madre di speranza» ci insegni a vivere questi momenti come preziose tappe del nostro cammino.
All’incontro si potrà accedere attraverso il QR code presente sulla locandina dell’evento, pubblicata sulle pagine Facebook e Instagram “Pastorale vocazionale giovanile Pescia”.
Gemma Sordi