La premiazione in occasione della festa patronale di Santa Dorotea
Lorenzo Maria Pacini
Nella splendida cornice del Teatro Pacini di Pescia, si è svolta giovedì 6 febbraio la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a Sua Eccellenza Monsignor Roberto Filippini, vescovo della Diocesi di Pescia. Per l’occasione hanno partecipato molti sindaci di altre città limitrofe facenti parte del territorio diocesano, le maggiori cariche istituzionali con il Questore e il Vicequestore, gli alti comparti delle Forze Armate e di Polizia, nonché un cospicuo numero di sacerdoti collaboratori del vescovo; immancabili i quattro Rioni pesciatini, Santa Maria, San
Francesco, San Michele e Ferraia, che con la presenza dei gonfaloni hanno e dei figuranti hanno rievocato la lunga storia della città, che proprio in quel giorno festeggiava liturgicamente la patrona, Santa Dorotea vergine e martire; presenti anche numerose associazioni di memoria storica, assistenza medica e caritativa.
Il pubblico ha riempito la sala del Teatro intorno alle ore 15, quando il sindaco pesciatino Oreste Giurlani, dopo aver accorto gli ecclesiastici con gli onori di rito, ha aperto una seduta pubblica straordinaria del Consiglio Comunale, indetta come da prassi per formalizzare l’attribuzione del prezioso riconoscimento. Dopo i saluti istituzionali e il solenne canto dell’inno nazionale, è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime dell’incidente ferroviario di Lodi, tragedia compiutasi proprio poche ore prima. Una volta aperta la seduta del Consiglio, i rispettivi capogruppo dei partiti politici presenti hanno esposto le proprie ragioni a riguardo della consegna della cittadinanza onoraria: ne è emersa una condivisa sintonia di intenti e di gratitudine per le qualità umane e civili di Mons. Filippini, nonché per il suo cospicuo lavoro di tutela e promozione del patrimonio artistico della città. Sono stati lodati, in maniera particolare, i lavori di ristrutturazione della Cattedrale di Santa Maria Assunta, resa al culto proprio in occasione dell’apertura del Giubileo dei 500 anni della Diocesi, altra iniziativa degna di lode che ha attirato molti visitatori e motivato diverse iniziative, risultate positive per tutta la città. Un impegno, quello del Vescovo, che ha creato coesione, promosso l’unità, manifestato affetto per la città di Pescia.
L’idea di conferire questo importante riconoscimento, il massimo che l’amministrazione comunale può attribuire, è stato spiegato con chiarezza dal Sindaco che preso la parola al termine degli interventi dei Consiglieri. «Non soltanto per i lavori della Cattedrale e del Giubileo – ha detto
Giurlani – ma soprattutto a partire dalla gente. Tante, tante volte per strada mi sono fermato a parlare con le persone, che mi chiedevano quando avremmo premiato il Vescovo Filippini». Un riconoscimento, dunque, che parte dalla gente, da quegli stessi cittadini che già in passato, ha ricordato il Sindaco, avevano voluto premiare i vescovi della Diocesi quali Mons. Simonetti, Mons. Bianchi e Mons. De Vivo, dei quali è stata fatta lieta memoria riconoscendone le virtù e l’amore che hanno nutrito per la loro città “adottiva”. Ma non solo: il Vescovo Filippini, giunto sì soltanto quattro anni fa ma sempre presente ad ogni iniziativa civica e in stretti e cordiali rapporti con l’amministrazione, ha impresso nel suo agire un profondo affetto per Pescia e i suoi abitanti, andando incontro ai poveri e ai deboli con il rafforzamento della Caritas Diocesana, con la ridistribuzione dei parroci in base alle esigenze pastorali e una mostrando particolare attenzione per coloro che, venendo da Paesi lontani, hanno cercato in Pescia una nuova casa. La scelta della festa di Santa Dorotea, che in città viene festeggiata sia il 6 febbraio che per Carnevalino, è stata motivata proprio dal senso di amicizia e di cooperazione che l’Amministrazione ha voluto rinsaldare con la Chiesa pesciatina.
Dopo le calorose parole del Sindaco, è intervenuto Monsignor Filippini, il quale, con una certa commozione, ha espresso una profonda gratitudine ed una sincera riconoscenza. «Un premio, questo, che per me significa un impegno ancora maggiore, perché adesso sono a tutti gli effetti uno di voi, un pesciatino», ha esordito Filippini, per poi riallacciare la questione dell’impegno sociale e politico dei cristiani attraverso alcuni brani biblici, ricordando come il buon cristiano «è colui che vive nella città di quaggiù con i piedi, ma è rivolto alla città di Dio», e quindi deve impegnarsi per realizzare bene le sue virtù politiche perché significa «prendersi cura del bene comune, così come Cristo ha insegnato». Di particolare importanza è stato l’esempio buon politico cattolico che Mons. Filippini ha individuato in Giorgio La Pira, la cui «vocazione sociale è un esempio da riscoprire». Terminando il suo intervento, il Vescovo ha voluto ringraziare l’Amministrazione per il supporto nei lunghi lavori per il Giubileo e nelle altre attività diocesane coordinate con la dimensione politica, nonché le autorità presenti e i suoi collaboratori, che nel silenzio del loro lavoro garantiscono l’effettiva riuscita delle buone opere che la Diocesi si impegna a realizzare.
Una volta terminati i discorsi, Giurlani ha proceduto alla consegna ufficiale del premio, fra gli applausi del pubblico numerosamente intervenuto. Dopo le foto ricordo, si è esibita con alcuni brani la Corale Valle dei Fiori, allietando il termine della cerimonia. I festeggiamenti sono quindi continuati spostandosi nella Chiesa di San Francesco, dove le giovani dei Rioni e le autorità hanno deposto l’omaggio floreale ai piedi dell’altare di Santa Dorotea, come tradizione. Il Sindaco ha voluto ricordare l’importanza di affidarsi alla patrona, chiedendo il suo aiuto per tutti i bisogni della città e per il futuro che la attende, in continuazione delle parole di benedizione del Vescovo.
Successivamente, il corteo si è spostato dalla chiesa di San Francesco al palazzo Comunale dove il Vescovo ha ricevuto da don Valerio le reliquie di Sant’Allucio.
Riuniti in corteo, i partecipanti hanno sfilato per i quattro Rioni della città, giungendo alla Cattedrale, cuore pulsante della Diocesi, dove si è svolta la Santa Messa per la festa liturgica di Santa Dorotea.