Primo pellegrinaggio degli eventi per il Giubileo dei 500 anni della diocesi.
Cristina Sagliocco
Sono partiti pi˘ di 220 persone con l’autobus da Pescia, Altopascio, Chiesina Uzzanese, Montecatini Terme e Monsummano per venire a Pisa sabato 15 giugno in un pellegrinaggio di comunione ecclesiale. CosÏ, in prossimit‡ della festivit‡ di San Ranieri – patrono della citt‡ di Pisa che si festeggia il 17 giugno – il pellegrinaggio pesciatino si Ë inserito nelle celebrazioni per il Giubileo dei 500 anni di fondazione della diocesi di Pescia apertosi il 14 maggio con líapertura della Porta Santa nella neo restaurata cattedrale di Pescia, e che si chiuder‡ nell’ottobre del 2020.
Ad accompagnare i fedeli, insieme ai diaconi e ai sacerdoti della diocesi di Pescia, anche il Vescovo mons. Roberto Filippini da sempre molto legato alla citt‡ di Pisa. Oltre infatti ad essere stato ordinato sacerdote il 14 aprile 1973, incardinandosi nellíarcidiocesi di Pisa, monsignor Filippini ha svolto anche numerose funzioni nella citt‡ della torre. E’ stato per sedici anni rettore del Seminario arcivescovile ìSanta Caterinaî, ha ricoperto il ruolo di cappellano del carcere di Pisa, ed Ë stato a lungo docente di Teologia fondamentale e di Sacra Scrittura presso líIstituto superiore di scienze religiose e presso la Scuola di formazione teologica.
Il tema della giornata “La Parola di Dio convoca e raduna. Dio ha parlato in passato e parla ancora oggi alla Sua Chiesa”, si Ë aperto con la visita ai monumenti della piazza dei miracoli. Soffermandosi sui gradini del battistero, il vescovo di Pescia ha illustrato ai pellegrini le bellezze del complesso monumentale. Oltre alla straordinaria storia delle avventure e dei successi della Repubblica marinara di Pisa, mons. Filippini si Ë anche soffermato su alcuni dettagli e curiosit‡ come la provenienza delle quattro grandi colonne delle porte principali del battistero e del duomo che furono saccheggiate dai pisani vittoriosi nel 1034 quando vinsero sui Musulmani di Bona in Africa (Ippona la citt‡ di Sant’Agostino).
Molto interessante anche l’interpretazione che Mons. Filippini ha dato della disposizione della piazza e dei suoi monumenti, legandola all’idea medievale di realizzare anche a Pisa una piccola Gerusalemme. Per volont‡ dell’imperatore Costantino, intorno all’anno 326 fu avviata a Gerusalemme la costruzione di un complesso monumentale nei luoghi della morte e resurrezione di Ges˘. Oggi del progetto costantiniano restano solo alcune aree, in parte ancora riconoscibili. L’opera era costituita in origine di tre costruzioni, disposte da ovest a est: un mausoleo circolare con il sepolcro al centro (che richiama secondo Filippini il nostro battistero), una basilica a cinque navate distrutta intorno all’anno mille (che risulta disposta come il duomo di Pisa); e infine l’ultima costruzione che ricorda la nostra torre campanaria dove a Gerusalemme si trovava l’antica pietra del Golgota. Un’interpretazione originale e poco conosciuta che collega Pisa al……(se vuoi continuare a leggere)
Rimani aggiornato sulle notizie della Valdinievole
Ricevi direttamente a casa tua il settimanale di informazione regionale con le cronache della tua Diocesi, con La Voce di Valdinievole di Pescia. Se preferisci, puoi scegliere la versione digitale, da sfogliare sul tuo pc, tablet o smartphone.