Da cinque anni, in diocesi, per avvicinare i giovani al lavoro
Elisa Sordi
Nei giorni 18 e 20 maggio gli alunni delle classi 5AL, 5BL, 5BCP, 4BCP, 4AOB, 5BSS, 5APM, 4BSC e 3BCP, dell’Istituto Sismondi – Pacinotti di Pescia, molto attento alle iniziative diocesane, hanno partecipato ad un incontro con i responsabili del Progetto Policoro della diocesi, grazie al referente dell’istituto, il professore Francesco Iadarola. Il Progetto lavora da cinque anni sul territorio diocesano, occupandosi del tema “giovani, vangelo e lavoro”, creando occasioni di contatto tra i ragazzi e tutte quelle realtà che ruotano intorno alla comunità. Non si occupa solo di creare lavoro ma di mettere in comunicazione tutta una serie di situazioni che possono poi permettere di ??investire nell’intelligenza e nel cuore delle persone?? (Don Mario Operti).
Nelle ore a disposizione, con i ragazzi dell’istituto, Lisa Tedesco e Elisa Sordi le due animatrici di comunità, hanno cercato non solo di presentare il Progetto nelle sue caratteristiche tecniche ma hanno provato brevemente a mettersi in ascolto delle idee venute fuori dai ragazzi, partendo proprio dallo specifico di ogni indirizzo incontrato, un Centro Estetico, una Fattoria Didattica, una sartoria cercando di capire il valore aggiunto di queste idee, quel più del loro sogno che può davvero spingerli non solo a finire gli studi ma pensare in maniera concreta al loro futuro.
Il Progetto Policoro opera a livello nazionale: nasce da un’intuizione di un sacerdote più di venticinque anni fa, a Policoro un paesino della provincia di Matera dove si riunirono i tre direttori nazionali di Caritas, Pastorale Giovanile e Pastorale Sociale e del Lavoro, per provare a dare risposte concrete al problema della disoccupazione giovanile. Da quel momento questa intuizione ha dato vita a una rete infinita di realtà che ancora oggi vivono e sono in contatto tra loro per testimoniare che si può provare a credere nel proprio sogno. Da li, questa idea, si è ben strutturata con un lavoro interno enorme fatto di formazione, di protocolli di intesa, di giovani tra i 18 e 35 anni che prestano il loro servizio in 13 regioni italiane che hanno accolto nelle loro diocesi il progetto. Coloro che danno vita a questo servizio, sono gli Animatori di Comunità, che alle loro spalle un’equipe diocesana, formata dai direttori di Caritas, PG, PSL, dal Vescovo e da un Tutor. Questa è la prima rete, che si espande dando vita a una serie di relazioni che sono fondamentali per attivare la risposta ai ragazzi che vengono a chiedere accompagnamento per la loro idea, aiuto per compilazione di un curriculum, per valutare se approfondire il percorso formativo. L’impegno grande, però, è quello di mettere in comunicazione e provare a creare comunità tra le tutte le realtà del territorio che possono diventare davvero sostegno per i giovani.
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